La Sinagoga

La storia della Sinagoga

La vita della Sinagoga di Casale cominciò con un contratto di locazione firmato il 17 settembre 1595,  con l’affidamento dell’edificio a un custode ebreo e, nei primi mesi del 1606, con la costruzione di un pubblico forno per il pane azzimo.

La sala rettangolare è orientata da nord a sud nel senso della lunghezza.
L’Aron, armadio che contiene i rotoli della Torah, come in ogni sinagoga, è orientato verso Gerusalemme. Originariamente esistevano due file di panche l’una di fronte all’altra, ma all’inizio del 1700 la sala, divenuta troppo piccola per ospitare l’intera comunità, fu ampliata aggiungendo il primo piano, che fu destinato alle donne. Ulteriori migliorie vennero realizzata nel 1787 con l’abbellimento dell’Aron con oro e legni preziosi e la quasi contemporanea costruzione della cantoria  in legno scolpito e dorato.

Nel 1853, subito dopo l’emancipazione, furono abbattuti alcuni muri perimetrali per ampliare la sala e costruire  il porticato; il Rabbino Salomone Olper coordinò significativi abbellimenti e restauri dell’edificio per renderlo più consono alle nuove esigenze di vita sociale della comunità.

Nel clima di euforia generato dall’emancipazione, nel 1866 gli ebrei di Casale apportarono alla sala ulteriori modifiche, ancora più sostanziali, trasferendo la porta d’ingresso al centro della parete minore, spostando l’Aron di fronte ad essa e realizzando sul pavimento un prezioso mosaico in stile veneziano; le panche furono  spostate, disposte perpendicolarmente alle pareti della sinagoga, rivolte verso l’Aron.

Iniziò poi un periodo di abbandono dell’edificio a causa della progressiva diminuzione della popolazione della comunità.

Circa un secolo dopo, nel 1968,  la sinagoga è stata completamente restaurata sotto la direzione dell’architetto Giulio Bourbon, attualmente direttore del museo.

Oggi la sinagoga non viene utilizzata regolarmente poiché a Casale vivono soltanto due famiglie di ebrei; durante l’anno, tuttavia, vengono celebrati alcuni Sabati e le principali festività in un’atmosfera speciale di raccoglimento, gioia e condivisione.