In cucina; quando la cultura e’ materiale
Ogni festa religiosa ha la sua ritualità liturgica che si trasforma in forme e attività quotidiane, materiali.
La produzione del cibo è per sua natura, l’ambito eccellente nel quale si condensano simboli, sapori, profumi, culture, memorie. Genera e crea emozioni permanenti nel tempo, grazie alla creatività e sensibilità individuale di chi ci mette mano, come un’artista.
C’è nella festa di Chanukkah un ingrediente fondamentale, che negli otto giorni è sempre presente e impertinente; è l’olio d’oliva.
Per quest’edizione abbiamo selezionato 9 ricette; otto sono per i giorni; una sola – la Torta – è un’omaggio allo Shamash, il servitore (il simbolo della continuità e del quotidiano) se non altro, perché in ogni casa, la Nonna non può, per tutti i giorni di festa, esimersi dall’averla sempre pronta per tutti i suoi nipoti.
Il libro delle ricette di Rosina Leblis Donati, nata a Casale Monferrato nel 1849. Quattro fogli scritti a mano e cuciti con spago da cucina, una copertina in carta povera fortemente arricchita dal tempo, segni casuali e tracce di lavoro quotidiano.
Ecco come si tramanda la cultura materiale in una casa Piemontese (ancora prima che l’Italia nascesse), Ebraica (dove tutti, uomini e donne, per appartenere alla comunità religiosa, dovevano imparare a leggere e a scrivere), Borghese (la classe sociale e politica che avrebbe portato l’Italia alla sua unificazione e alla modernità).
Dalle mani di una Donna di casa che, in un’epoca in cui la scrittura era ancora patrimonio di pochi, sentiva il bisogno di lasciare tracce della sua essenza.