I cimiteri
Cimiteri Ebraici in Piemonte
Andar per cimiteri, e per cimiteri ebraici in particolare, non significa soltanto Praga, Lido di Venezia o Ferrara, dove la serenità e lo splendore di questi antichi luoghi si coniuga con storie secolari di comunità e di singoli individui. Anche il Piemonte è ricco di testimonianze cimiteriali ebraiche che meritano di essere conosciute nella loro suggestione.
Come ha scritto nel 1985 Primo Levi nella premessa al bel volume “La Comunità Ebraica di Venezia e il suo antico cimitero” (Il Polifilo, Milano 2000), nei cimiteri ebraici “non si ha, o almeno non predomina, l’impressione del lutto. Il lutto è quello recente e struggente di chi ha perduto un familiare, una persona cara che ha frequentato, di cui ricorda le fattezze, le abitudini, la voce. Qui il lutto è remoto, travolto dai secoli: prevale la sensazione della pace, del riposo eterno che tutti i rituali promettono ai defunti …. Su tutti si estende il mantello verde dei rampicanti, immagine della vita greggia, immemore, che sommerge il ricordo.”
Ma i cimiteri del Piemonte costituiscono una fonte inesauribile sulla storia della presenza ebraica che nei secoli si è insediata in ben diciannove centri. Tra mani benedicenti dei Kohanim, brocche dei Leviti, grappoli d’uva, cervi, leoni, aquile, colombe, espressioni tutte della simbologia ebraic, si può così conoscere, attraverso la lettura delle iscrizioni sulle pietre tombali, o un semplice sguardo di insieme di queste oasi di pace, uno spaccato di storia e di vita che non c’è più, ma che continua nell’eternità.
Tratto dalla pubblicazione “Cimiteri Ebraici in Piemonte” predisposta dalle Comunità Ebraica di Torino, Casale Monferrato e Vercelli, con testi di Mariacristina Colli e Claudia De Benedetti