I cimiteri

Acqui Terme – Cimitero: Via Salvadori 31

La città di Acqui, le cui origini risalgono all’epoca romana, ha vissuto un periodo di grande splendore durante il Medio Evo. Nel XVII secolo, durante la guerra di successione tra i Savoia e i Gonzaga per il Monferrato, gli ebrei erano 150 su una popolazione totale di circa 3000 abitanti.

Nel XIX secolo gli ebrei raggiunsero le 700 unità, per poi tornare ad essere solamente 200 nel 1899. Oggi non ci sono più ebrei ad Acqui. Poiché nel 1768 il vecchio cimitero non poteva più accogliere altre tombe, lo Stato permise agli ebrei di comprare un terreno da un privato. Il terreno fu acquistato per la comunità da “Samuel Vita, Gioseppe Salvator figlio di Israele, Salvador figlio di Belomo, Zaccaria Salvadore e Anselmi, i cinque Ottolenghi del Ghetto di questa città”. Da allora questo terreno, circondato dai gelsi, ospita le spoglie mortali e le vestigia di un passato importante per la comunità ebraica. Alcune lapidi sono ornate da simboli funerari non appartenenti alla tradizione ebraica, ad esempio un’urna parzialmente coperta, di evidente ispirazione classica.